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PSI San Giustino

«Riconoscimento, alle due bande musicali ‘La mezza età’ di Lama e ‘Filarmonica Giabbanelli

19 Gennaio 2011 , Scritto da sezione san giustino

San Giustino - Approvata la delibera in occasione dei 150 anni dell’Unita d’Italia

Il Consiglio comunale di San Giustino ha approvato all’unanimità la proposta di delibera per il «Riconoscimento, in occasione dei 150 anni dell’Unita d’Italia, delle due banarticolo Selected-copia-2de musicali ‘La mezza età’ di Lama e ‘Filarmonica Giabbanelli’ come gruppi di interesse comunale».

 

La votazione è giunta a margine della seduta straordinaria che si è svolta martedì alle 17,30 alla presenza dei rappresentanti delle bande. Seduta che si è aperta, su proposta del consigliere Mario Mancini (Centrodestra per San Giustino), osservando un minuto di silenzio in memoria del soldato italiano ucciso in Afghanistan.

Ad introdurre la seduta è stato il Presidente del Consiglio comunale Elisa Mancini che ha spiegato come l’iniziativa «nasce in occasione dei 150 anni dell’Unità d’ Italia, aderendo ad una proposta del Ministero, per il riconoscimento delle due bande di interesse comunale».

IL PROGETTO _ Ad entrare nel dettaglio del progetto è stato poi l’assessore Stefania Ceccarini: «Il Ministero per le Attività culturali ha elaborato questa proposta in occasione dei 150 anni unità d’Italia alla quale hanno aderito diversi Comuni italiani. Il progetto era aperto a bande e gruppi folcloristici ritenuti di interesse comunale e nazionale. Oggi ci apprestiamo a deliberare per le nostre due bande, la Filarmonica Giabbanelli di Selci e la Mezza Età di Lama definendole di ‘interesse del patrimonio culturale comunale’. La delibera _ ha spiegato in seguito la Ceccarini _ sarà poi inviata al Consiglio dei Ministri che ci comunicherà tramite risposta scritta, se le nostre bande saranno da ritenersi anche di interesse nazionale per il patrimonio storico. In base a questo progetto il Comune, proprio attraverso queste due realtà associative, avrà modo di partecipare ad una settimana dedicata all’arte popolare che si svolgerà a Roma, sempre nell’ambito delle iniziative promosse dal Ministero. A conclusione di questa settimana (che presumibilmente si svolgerà a febbraio) si svolgeranno concerti dove ogni banda o gruppo folcloristico potrà esibirsi nell’ambito di una specifica manifestazione dedicata alla musica popolare e amatoriale dal 1861 ad oggi. Riteniamo _ ha concluso _ che questa sia un’opportunità importante anche a livello di promozione del territorio. Noi abbiamo aderito di buon grado, sappiamo che dovremo lavorarci tanto ed aprire dei tavoli di confronto con entrambe le bande per mettere a punto la nostra eventuale partecipazione».

LE BANDE _ Dopo l’illustrazione dell’assessore, ha preso la parola Marcello Mancini in rappresentanza della Giabbanelli di Selci: «La nostra banda è stata fondata _ ha raccontato _ nel 1901, negli stessi anni fu costruito il teatro filarmonica, dietro un lavoro di coagulazione effettuato da Francesco Giabbanelli perché a quel tempo erano presenti vari gruppi con oltre 50 musicanti. La banda ha sempre promosso una funzione aggregante lasciandoci poi in eredità un patrimonio importante come il teatro Filarmonica. L’attività della banda è poi continuata per tutti e 100 gli anni, pensate che la banda si spostava per le trasferte utilizzando un camion residuo bellico. Importante anche l’attività collegata alla scuola di musica, tra i cui maestri si ricordano Arcaleni di Città di Castello e Luigi Leonardi (tra l’altro nonno del consigliere Pierluigi Leonardi) che sono stati anche compositori. Noi abbiamo partecipato anche alle manifestazioni _ ha concluso Mancini _ per il quarantennale dell’Unità d’Italia».

Il presidente Luca Rebiscini ha invece parlato della Mezza età di Lama : «Non abbiamo una data certa sulla sua fondazione, sappiamo che ha una tradizione centenaria, poi che ci sono stati problemi durante le guerre, si è sciolta ed è stata rifondata con un’adesione massiccia. Fu rifondata nel 1978 per volontà di alcuni musicanti di Lama e, siccome tra i fondatori c’erano alcuni emigranti in Francia assieme alla banda, sono state istituite anche le majorettes. Oggi il nostro gruppo è composto in tutto da 40 musicanti e 30 majorettes tra grandi e piccole  della scuola, svolgiamo 25-30 servizi all’anno e prediligiamo le attività da parata, tipo street band. Abbiamo _ ha proseguito Rebiscini _ una buona vocazione all’esportazione raggiunta soprattutto negli anni ’80 dove ci siamo esibiti in tutto il mondo. Ora giriamo un po’ meno, anche a causa delle difficoltà economiche però, ogni volta che ne abbiamo la possibilità lo facciamo volentieri e portiamo alto con noi il nome del territorio e del Comune, com’è avvenuto il 6 gennaio scorso a Roma in occasione della manifestazione ‘Viva la Befana’ a Roma assieme al Gonfalone del Comune di San Giustino. Speriamo che ci sosteniate per ottenere questo riconoscimento».

A margine di questi interventi il presidente Elisa Mancini ha chiuso l’adunanza pubblica aperta agli interventi ed ha dato il via al dibattito che ha preceduto l’approvazione della delibera.

Dibattito

Pierluigi Leonardi, vice capogruppo di Centrodestra per San Giustino ha parlato di «un’occasione importante per salutare le due associazioni, che svolgono oltre all’aspetto culturale, anche attività sociale degne di massimo riconoscimento. La loro storia è la nostra storia». Ha proseguito il dibattito il sindaco Fabio Buschi: «Già dagli interventi che mi hanno preceduto credo si sia colto il senso di questa importante giornata per il nostro Consiglio comunale. Ringrazio le due associazioni perché sono eccellenze del territorio nel creare momenti di socializzazione, ricreazione e cultura dal punto di vista musicale. Sono inoltre un veicolo di promozione del territorio eccezionale ed è per questo che siamo qui come Consiglio comunale a dare un primo riconoscimento. Per noi le nostre bande sono un patrimonio comunale e faremo di tutto perchè diventi di carattere nazionale, per San Giustino è una bella giornata perché si percorrono finalità giuste ed importanti ed a lungo termine avranno ricadute significative per la promozione del territorio e di stimolo a tutte quelle attività che sono proprie dei giovani». Infine il capogruppo di Centrodestra per San Giustino Luciana Veschi ha raccontato un aneddoto per riaffermare il valore delle bande.

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