DI PIETRO.CRAXI: LE OMISSIONI DI ALLORA UTILIZZATE PER COLPIRE GLI AVVERSARI DI OGGI
L' on. Di Pietro ha fatto un utilizzo meschino e pretestuoso delle riflessioni fatte da mio padre, ormai vent’anni orsono, per una polemica contro il capo dello Stato”.
E’ quanto afferma in una nota Bobo Craxi, del Partito socialista italiano, replicando alle dichiarazioni rilasciate da Antonio Di Pietro al settimanale ‘Oggi’ relative alla deposizione di Bettino
Craxi durante il processo Cusani nel merito dei finanziamenti illeciti al Pci provenienti dall’Unione Sovietica.
“Si conferma”, prosegue il figlio del leader socialista, “un ‘metodo’ che per vent’anni ha consentito a un ex pubblico ministero di stare sulla ‘breccia’ della politica: ora che la parabola
giunge al capolinea, le omissioni d’indagine di un tempo vengono utilizzate per colpire i propri avversari di oggi. Il presidente Napolitano”, aggiunge , “è stato, per un lungo periodo, tra le
personalità politiche italiane che hanno ricercato una convergenza fra le forze provenienti dalla medesima ispirazione democratica e riformista, certamente non rinnegando i rapporti
internazionali del Pci, ma svolgendo una concreta azione di riavvicinamento con il Psi di Craxi. Il contesto politico e storico per il quale entrò in crisi il sistema della prima Repubblica
lacerò i rapporti nella sinistra italiana, ma ciò non dovrebbe consentire a nessuno, tantomeno all’onorevole Di Pietro, di svolgere una doppia funzione di censore giudiziario e politico
trattandosi di vicende assai più complesse e drammatiche, che vanno sottratte alla polemica deteriore di un sistema, quello della seconda Repubblica, che si dibatte in una crisi irreversibile e
che viene ‘salvato’, oggi”, conclude Bobo Craxi, “solamente dalla guida ferma e lungimirante di un presidente della Repubblica che non si lascia intimidire dall’uso politico della giustizia o,
addirittura, da una rilettura distorta della Storia”.